Vaccini Covid in cambio di droga per ottenere i green pass
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Direttore: Alessandro Plateroti

Facevano il vaccino anti-Covid in cambio di droga: l’incredibile scoperta

vaccino Covid

Somministravano molteplici dosi di vaccini Covid ai tossicodipendenti in cambio di droga, per ottenere la certificazione verde.

Le forze dell’ordine di Catania hanno condotto diversi arresti nei confronti di persone accusate di aver somministrato vaccini anti Covid in cambio di droga. I malviventi somministravano le dosi a tossicodipendenti, in cambio di qualche soldo o di droga, in modo da scampare alla dose di vaccino: i criminali implicati nella vicenda appartengono infatti alla categoria di persone no vax. 

Tossicodipendenti utilizzati come cavie

I tossicodipendenti coinvolti venivano utilizzati come delle vere e proprie cavie da laboratorio. Utilizzavano dei documenti falsi, ed erano stati convinti a farsi somministrare più dosi di vaccino, in maniera tale da far ottenere ai malviventi la certificazione green, indispensabile fino a qualche mese fa. 

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Del caso si sono occupati i carabinieri di Catania, che hanno condotto diversi arresti nell’ambito dell’indagine. Secondo quanto appreso, una delle cavie utilizzate dai no vax aveva ricevuto tre dosi di vaccino nel giro di meno di un mese. La loro colpa, oltre a quella di essersi procurati dei certificati green pass falsi, è quella di aver messo a repentaglio la vita dei tossicodipendenti coinvolti rischiando anche di farli andare incontro alla morte. Erano anche implicati in un giro di compravendita di armi da loro modificate, e vendute successivamente alla criminalità locale.

Nell’ambito dell’operazione ‘9×12’ sarebbero 17 gli indagati nella vicenda. Cinque di loro si trovano attualmente detenuti in carcere, mentre per altri quattro gli inquirenti di Catania hanno predisposto gli arresti domiciliari.  

L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia etnea, ha portato all’arresto dei malviventi durante le prime ore del mattino di oggi, 10 febbraio. In questo senso gli inquirenti hanno eseguito un’ordinanza del Gip nei confronti degli indagati. A nove di essi spettano le misure cautelari. 

I 17 indagati sarebbero anche colpevoli di aver commesso delle rapine a mano armata in alcuni esercizi commerciali, dando anche vita al traffico di armi clandestine. I malviventi modificavano armi per poi rivenderle ai criminali locali al prezzo di mille euro per ogni arma. 

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ultimo aggiornamento: 10 Febbraio 2023 15:13

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